Revelstoke. Un bacio nel vento di Nicola Moruzzi
Il 15 ottobre 1915, tra le montagne del Canada Occidentale, un tragico incidente sul lavoro stronca la vita di Angelo Conte, giovane emigrato veneto di 28 anni. Nei trenta mesi trascorsi lontano da sua moglie Anna, Angelo non smise mai di scriverle.
Scheda dell'oggetto:
Data: 31 ago 2020
Presso: Revelstoke, Canada
Capofila del progetto: Schicchera Production; produzione: Leonardo Baraldi, Lucia Manganaro
Partner: Schicchera Production; produzione: Leonardo Baraldi, Lucia Manganaro
Con il patrocinio di: SCENEGGIATURA Nicola Moruzzi SOGGETTO Nicola Moruzzi FOTOGRAFIA Sammy Paravan MONTAGGIO Davide Vizzini MUSICHE Basil Hogios Dimitri Scarlato
Tipologia: film - documentario
Link: Vai al sito
Note: - progetto finalista Premio Solinas 2013 in collaborazione con Apollo 11.
- realizzato con il contributo di direzione generale cinema MIBACT, indiegogo, nuovo imaie, regione Lazio e montura e con il patrocinio di comune di Vastagna, il Centro (italian cultural centre) e museo Canal di Brenta.
- candidato al David di Donatello 2016 come miglior documentario di lungometraggio.
Descrizione:
II documentario è il personale viaggio in Canada del regista, insieme alla compagna di lavoro e vita Irene, sulle tracce del bisnonno Angelo Conte, emigrato veneto che come molti italiani lasciò il Paese in cerca di una vita migliore.
Erano gli inizi del 1900 ed era in corso il più grande esodo della storia contemporanea che ha visto oltre 29 milioni di persone lasciare l’Italia. Angelo morì nel 1915 quando stava lavorando alla realizzazione del tunnel più lungo del Nord America e sul tragico incidente calò un silenzio durato cento anni.
Il ritrovamento del carteggio tra Angelo e la moglie Anna, incinta della prima loro figlia e rimasta in Italia, ha spinto Nicola a voler compiere quello stesso viaggio, per ottenere risposte sulle proprie origini e cercare di raggiungere la tomba del bisnonno, sulla quale nessuno per un secolo ha messo fiori.
Erano gli inizi del 1900 ed era in corso il più grande esodo della storia contemporanea che ha visto oltre 29 milioni di persone lasciare l’Italia. Angelo morì nel 1915 quando stava lavorando alla realizzazione del tunnel più lungo del Nord America e sul tragico incidente calò un silenzio durato cento anni.
Il ritrovamento del carteggio tra Angelo e la moglie Anna, incinta della prima loro figlia e rimasta in Italia, ha spinto Nicola a voler compiere quello stesso viaggio, per ottenere risposte sulle proprie origini e cercare di raggiungere la tomba del bisnonno, sulla quale nessuno per un secolo ha messo fiori.