Descrizione:
Roma, si sa, è un autentico museo a cielo aperto. Dietro a ogni angolo si possono scoprire rovine d'epoca imperiale, fontane monumentali, chiese barocche, oltre al Colosseo, al Pantheon e a tanti altri celebri monumenti: quanti fotografi in tutto il mondo vorrebbero immortalare i suo scorci e coglierne la grande bellezza? L'organizzazione Internazionale Italo-Latino Americana ne offre l'opportunità: il concorso IILA-Fotografia permette ai cinque finalisti di esporre le proprie opere in uno spazio della rete museale della capitale. Il vincitore può inoltre soggiornare per un mese nella Città Eterna e sviluppare un progetto fotografico che abbia come protagonisti i suoi tesori antichi e moderni.
Il concorso è dedicato ai fotografi emergenti latinoamericani al di sotto dei 35 anni di età, che presentano un progetto sul tema “Siamo ciò che mangiamo”, ispirato a “Fame Zero”, ossia il secondo obiettivo di sviluppo sostenibile inserito dalle Nazioni Unite nell'Agenda 2030 per “porre fine alla fame, raggiungere la sicurezza alimentare, migliorare la nutrizione e promuovere un’agricoltura sostenibile”. Per candidarsi bastano da cinque a dieci fotografie dedicate all'importanza del cibo, inteso sia come nutrimento, sia come espressione di un’identità culturale (i suoi legami con la società, la cultura, il patrimonio immateriale, la lingua): per gli italiani all'estero e i suoi discendenti è di certo un tema... appetibile!
Il vincitore del premio è stato Santiago Carmona (Colombia) con il progetto “Exceso de abundancia”: i nostri complimenti! La giuria ha inoltre considerato meritevoli i seguenti fotografi: Pablo Sosa (Uruguay), Menzione d’Onore, con il progetto “Ensayo sobre soberanía”, 2020; Eric Javier Markowski (Argentina), con il progetto “Lo que en la carne se conserva”, 2016-2017; Ana Caroline de Lima (Brasile), progetto senza titolo, 2015-2019; Cristian Torres (Colombia), con il progetto “Bodegones, caminos y cocinas”, 2019; Carlo Tello (Messico), con il progetto “Sentle”, 2020.